Molti pensano che l’Agopuntura Tradizionale Cinese(ATC) sia efficace solo nel trattamento del dolore: non è vero!
Qualsiasi malessere o malattia sono affrontabili!
Miliardi di persone per curarsi usano l’Agopuntura, soprattutto nel mondo orientale.
Le tecniche di stimolazione dei punti d’Agopuntura possono essere molte: aghi, moxa, coppettazione, massaggio, elettrostimolazione, laser…
Ciò che importa è che la tecnica utilizzata sia efficace nello stimolare il punto d’Agopuntura.
L’uso della Luce Colorata per stimolare il punto d’Agopuntura, nella mia esperienza personale si è dimostrato più efficiente degli aghi: ottenevo risultati migliori con la luce che con gli aghi!
Certo non posso offrire una casistica di miliardi di persone, ma il caso illustrato in questa pagina è uno dei tanti che ne dimostrano la grande efficienza.
Per maggiori chiarimenti consultare in “Risultati dei trattamenti” : la “Premessa” (dov’é inserito anche l’elenco delle malattie trattabili) e “Commenti e Deduzioni“.
IL CASO
Donna in cura con Agopuntura Tradizionale Cinese stimolata con Luce Colorata, per altre malattie.
E’ probabile che possa avere una qualche importanza per il decorso dell’episodio qui descritto, il fatto che la paziente sia molto paurosa.
Nell’intervallo tra 2 trattamenti (40 giorni circa), la paziente accusa un improvviso e violento dolore al fianco destro per cui si presenta al Pronto Soccorso dell’ospedale locale.
Qui viene posta la diagnosi di “Colica Renale” sulla base di un’ ecografia che dimostra la presenza di un calcolo di 5mm nell’uretere destro.
Dall’analisi del diario (follow-up) che i miei pazienti compilano, si evidenzia che da circa 15 giorni prima della colica era presente un ricorrente lieve calo della quantità delle urine (probabilmente causato dalla ostruzione causata da calcolo).
Nei giorni immediatamente successivi alla colica vi è stato un lieve e breve accenno a febbre (probabilmente causato dall’infiammazione prodotta dal passaggio del calcolo).
Successivamente nulla di particolare se non un aumento della quantità di urine, dovuto all’aumento dell’assunzione di acqua che era stato consigliato alla paziente al fine di favorire l’espulsione del calcolo (era stato prescritto anche un farmaco antidolorifico, nel caso di dolore violento ma tale farmaco non stato mai assunto) che è stato da lei mantenuto per circa 2 mesi.
15 giorni dopo questo episodio, un’eco di controllo dimostra che il calcolo è stato espulso e che non vi sono lesioni residue o alterazioni di alcun tipo sia al rene che alle vie urinarie …
Tuttavia la paziente continua a lamentare lo stesso dolore a livello del rene destro irradiato al fianco, sia pur meno intenso rispetto al momento della colica.
Dopo diversi giorni la paziente si presenta da me per proseguire la terapia che la riguarda, lamentandosi anche di questo dolore.
Capita abbastanza frequentemente che dopo una colica renale residui un dolore più o meno intenso che può durare anche a lungo oppure presentarsi in modo ricorrente.
La Medicina Occidentale attribuisce la causa della presenza di questo tipo di dolore a infiammazioni delle vie urinarie, cisti … Tuttavia le ecografie eseguite e l’andamento della temperatura corporea parrebbero escludere questi fenomeni.
Personalmente propendo per la presenza di “renella”, cioè la presenza di sabbia calcarea nelle vie escretrici renali, provocata da un eccesso di calcio che il rene elimina.
Diversi fattori anamnestici (la storia del paziente) mi fanno propendere verso questa diagnosi:
una cistite con perdite sanguigne circa 8 anni prima
una cura con Calcio, Vitamina D e Vitamina A da alcuni anni ed in atto anche ora, dopo una diagnosi di “osteoporosi postmenopausale”.
La paziente mangia molto formaggio ( e con essa il calcio), sia perché ne è golosa, sia perché lo considera un aiuto dietetico alla terapia dell’osteoporosi.
Anche se esami eseguiti negli anni precedenti rivelano una calcemia (calcio nel sangue) e una calciuria (calcio nelle urine) normali, non è la prima volta che mi capita di osservare episodi di calcolosi renale in persone sottoposte a terapia per osteoporosi.
Come accennavo sopra, anche il fatto che la paziente sia un tipo “pauroso” può essere un fattore molto importante nel favorire l’insorgenza di questo tipo di dolore, soprattutto in presenza di “renella” che può fungere da fattore coadiuvante / scatenante.
Lo spasmo e la contrattura infatti, fanno parte della risposta normale dell’organismo a situazioni di tensione / paura e si possono avvenire coliche (non solo renali) anche in assenza di calcoli!
Eseguo un trattamento di Agopuntura Tradizionale Cinese stimolato con Luce Colorata mirato alla malattia per cui la paziente è in cura presso di me ma che tenga conto anche della presenza di questo dolore residuo post colica renale.
Il grafico mostra cosa avviene subito dopo il trattamento:
Il dolore che era presente da più di un mese, diminuisce rapidamente e scompare completamente nel giro di 5 giorni, per non ripresentarsi più.
Per sintomi simili e “somatizzazioni” curate con Agopuntura Tradizionale Cinese stimolata con Luce Colorata, consulta anche, in “Risultati dei trattamenti” / “grafici e foto”:
“crampi allo stomaco – eruttazioni – bolla gastrica”
“dolore al fegato – fianco destro”
“dolore di schiena: esacerbazione da paura”
“dolore stomaco + eruttazioni”
“rabbia trattenuta”
L’Agopuntura Tradizionale Cinese (ATC) è capostipite sia di tutte le forme di Agopuntura, sia di molte “terapie orientali”.
La scelta dei punti era fatta seguendo le regole del pensiero antico.
La loro stimolazione da sempre è stata eseguita, non solo con aghi di diverse forme e lunghezza, ma anche con altre tecniche (moxa, coppettazioni, massaggi…).
I punti “SU ANTICHI” , quelli più antichi di tutti (di qui il loro nome), quelli sui quali si basa l’intera Agopuntura, sono stati da sempre associati a stagioni, climi, sapori… e a colori.
Ecco dunque che l’uso di un colore, tra quelli tramandati dalla tradizione e non altri, per stimolare un punto d’Agopuntura Tradizionale Cinese non costituisce affatto una novità e rientra appieno nelle regole della tradizione più antica.
Ne sia “certificazione” il fatto che le pubblicazioni su questo tema, siano avvenute sulla “Rivista Italiana di Agopuntura”, organo ufficiale della SIA (Società Italiana di Agopuntura) e non altrove.
Se lo desiderate, potete leggerle cliccando su “Pubblicazioni“ nel banner superiore.
Se invece desiderate sapere la storia di come si sia arrivati a questo tipo di stimolazione cliccate su “Storia della Luce Colorata“.